Ecobonus 110%: come funziona, a chi spetta e per cosa può essere utilizzato

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Ecobonus 110%: come funziona, a chi spetta e per cosa può essere utilizzato

Dopo giorni di rinvii, ricerca di coperture, annunci e smentite varie, scontri e tensioni tra partiti, discussioni accese sulle tante misure da adottare, il 13 Maggio 2020 il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato il “DECRETO RILANCIO” (EX “Decreto Aprile”), ovvero un Decreto Legge che prevede lo stanziamento di 55 Miliardi di euro per il sostegno ad imprese, lavoratori, famiglie, Sanità e Protezione Civile.

Tra le tantissime misure, il DECRETO RILANCIO contiene, all’articolo 128, incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro definisce “una rivoluzione per l’economia e per l’ambiente”.

Obiettivo primari del governo “creare un virtuoso meccanismo di mercato in cui i cittadini effettueranno lavori di ristrutturazione senza alcun esborso, le Pmi lavoreranno di più grazie ai maggiori incentivi, gli istituti di credito o le grandi imprese pagheranno meno tasse e lo Stato vedrà aumentare l’occupazione e il Pil”.

Aggiunge Fraccaro “una proposta shock per affrontare la situazione economica senza precedenti dal secondo dopoguerra a oggi che il Paese sta attraversando, ma anche la grave crisi climatica del pianeta che deve rappresentare una priorità assoluta. I cittadini che effettuano questi lavori otterranno una detrazione fiscale pari al 110% della somma spesa o lo sconto totale in fattura cedendo il credito di imposta all’azienda che ha effettuato i lavori. L’impressa a suo volta potrà cedere illimitatamente il credito a fornitori e anche istituti bancari ottenendo immediata liquidità”.

Andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consiste l’Ecobonus 110%, chiamato anche Superbonus 110%

 

Ecobonus 110%: cosa prevede

L’ecobonus 110% e l’affine sismabonus prevedono un incremento al 110% dell’aliquota di detrazione spettante a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, con riferimento alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 prevedendo al tempo stesso la fruizione della detrazione in 5 rate di pari importo

 

Ecobonus 110%: per quali interventi spetta

L’ecobonus 110% spetta alle seguenti categorie d intervento, così come riportato al comma 1 dell’art.128:

a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 novembre 2017.

b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;

c) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito

 

Ecobonus e Sisma Bonus al 110%: requisiti essenziali per beneficiarne

Per l’accesso al Superbonus del 110% devono essere verificate le seguenti condizioni:

  • gli interventi devono rispettare i requisiti minimi previsti dai decreti di cui al comma 3-terdell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto.
  • Nel loro complesso gli interventi devono assicurare, anche congiuntamente agli interventi legati agli impianti solari fotovoltaici – commi 5 e 6-, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio oppure, dove questo non fosse possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E).

 

 Una grossa novità: lo sconto in fattura

Al posto della detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta”.

In sostanza, facendo un esempio: il cliente finale che realizza uno o  più interventi agevolabili (che vedremo di seguito) di valore complessivo pari a 10.000 euro, potrà incassare un pari sconto dal fornitore e quindi fare i lavori gratis, senza spendere neanche 1 euro. Il fornitore dal canto suo incassa i 10.000 euro dalla banca girandole un credito fiscale da 11.000 euro.

In tal modo si estenderebbe enormemente la platea dei beneficiari di tale agevolazione poiché, soprattutto in questo periodo di estrema crisi in cui la capacità di spesa delle famiglie si è ulteriormente ridotta all’osso, ben pochi si addosserebbero un esborso economico immediato, anche a fronte di un cospicuo recupero, in  5 anni, del 110%, ovvero del 10% in più della spesa sostenuta.

Dall’altra parte le imprese riceverebbero un pagamento sicuro e, ovviamente, ci sarebbe anche enorme convenienza per gli istituti bancari, che maturerebbero un margine del 10% in cinque anni (senza considerare che attualmente le banche ricevono liquidità a tassi irrisori, prossimi allo zero o, in alcuni casi, addirittura negativi)

Da sottolineare inoltre che di fatto viene ampliato il numero e la tipologia delle delle detrazioni cedibili. E’ possibile cedere le detrazioni non solo del superbonus 110%, ma anche tutte le detrazioni legate a:

  • ristrutturazione delle abitazioni (con aliquota al 50%)
  • interventi di riqualificazione sismica anche in zona sismica 4
  • interventi di riqualificazione energetica previsti dal DL 63/2013,
  • interventi rientranti nel bonus facciate

 

 Superbonus per gli impianti fotovoltaici

Superbonus al 110% anche per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici e subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non autoconsumata in sito, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

Per poter beneficiare del superbonus 110% l’installazione degli impianti fotovoltaici in questione deve essere eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di riqualificazione energetica.

Il limite di spesa è ridotto ad euro 1.600 per ogni kW di potenza nominale In caso di interventi di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è riconosciuta anche per l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con la detrazione, alle stesse condizioni negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo e comunque nel limite di spesa di euro 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo.

 

Colonnine per la ricarica elettrica

Stesso discorso vale per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, anch’esse potranno essere incentivate al 110% a patto che vengano abbinate ad un intervento strutturale

 

Un’altra grande differenza rispetto al passato consiste nella possibilità di beneficiare della detrazione al 110% anche per la sostituzione di un qualsiasi impianto di riscaldamento con pompe di calore destinato anche alla climatizzazione estiva o alla produzione di Acqua Calda Sanitaria.

Verrebbero quindi interessati tutti quegli edifici che sono, oltre all’impianto di riscaldamento, già dotati di un impianto di raffrescamento funzionante con gas refrigeranti destinati all’uscita dal mercato.

 

Aspetti da migliorare

Le intenzioni del Decreto sulla carta sono buone ma, inutile negarlo, ci sono anche molti paletti e condizioni da rispettare (che vedremo nel dettaglio in un prossimo articolo) che potrebbero rendere difficile la reale applicazione delle misure previste per una grossa fetta di potenziali interessati.  Si attendono quindi IMPORTANTI MIGLIORIE DEL TESTO IN PARLAMENTO e una precisa definizione delle regole attuative.

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